Un ex docente universitario è stato sospeso a Napoli con l’accusa di falso e induzione indebita.
NAPOLI – Sesso in cambio di esami. Lo scandalo a luci rosse è costato caro ad un ex docente universitario di Napoli sospeso con l’accusa di falso e induzione indebita. Il Gip non ha accolto quanto chiesto dai magistrati che avevano richiesto prima il carcere e poi i domiciliari per l’emergenza coronavirus.
Il giudice, invece, ha optato per un’interdizione della professione di 9 mesi. Le indagini proseguiranno nelle prossime settimane perché il professore si è sempre dichiarato innocente.
Sesso in cambio di esami, interdetto ex docente a Napoli
La vicenda risale ormai a diversi mesi fa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’ex docente avrebbe chiesto delle prestazioni sessuali ad allievi in cambio della promozione all’esame.
Le perquisizioni effettuate dagli inquirenti hanno portato il professore a dimettersi da insegnante della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli anche se il docente si è sempre dichiarato innocente. Davanti ai magistrati ha respinto l’accusa di aver barattato la sua funzione. La Procura, comunque, ha avanzato la richiesta del carcere in attesa del processo. Il Gip ha deciso per un’interdizione di 9 mesi che sarà impugnata nelle prossime settimane.
Pronto il ricorso
Nelle prossime settimane i legali del docente dovrebbero impugnare la sospensione di 9 mesi dall’insegnamento. Le indagini proseguiranno con il giudice che ha disposto altre perquisizioni per ricostruire meglio la vicenda.
L’accusa contestata al professore è quella di falso e induzione indebita. Non sono esclusi altri interrogatori per accertare quanto successo all’Università di Napoli. Il docente aveva anche un’incarico presso l’Università telematica Giustino Fortunato di Benevento anche se in questo caso non sono arrivate segnalazioni di presunte richieste di prestazioni sessuali in cambio dell’esame.
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